Il "nuovo" Gigante Egoista
Di seguito un breve commento tratto da un intervento del dr. Luigi Ceriani a un corso di formazione.
"Se io adulto sono troppo debole incapace e triste per poter dare delle ipotesi di senso...
Il Gigante Egoista di Oscar Wilde è la lettura che proponiamo per questa estate.
Di seguito un breve commento tratto da una pubblicazione del dr. Luigi Ceriani.
"Se io adulto sono troppo debole incapace e triste per poter dare delle ipotesi di senso è evidente che l'unica possibilità che ho di educare è aspettare che il bambino mi dica come vuole essere educato.
Ma un bambino di tre anni a cui non viene proposto nulla, delira.
Faccio un esempio: è noto che a una certa età il bambino ha un pensiero magico, cioè dice: "ciò che io penso lo posso ottenere". Tant'è che quando ancora il bambino non verbalizza indica e la mamma o l'educatrice premurosa corre. Ma se indica e io rispondo adeguatamente non faccio altro che rinforzare in lui l'idea che il suo pensiero sia onnipotente, magico: "basta che io indichi che ottengo".
E' banale.
Invece "chiedi bene" vuol dire verbalizza. Si propone allora al bambino una frustrazione, che ha il potere di evocare in lui capacità sempre più sofisticate. Il linguaggio nasce da una necessità. Nasce da un io che si pone maggiormente, capisce cioè che l'unico modo per entrare in rapporto è dire. Così la parola veicola l'emozione e l'emozione gradualmente diventa parola."
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E' possibile avere il testo integrale dell'intervento richiedendolo con una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.